Osteopatia


Il fondatore dell'osteopatia Dr. Andrew Taylor Still presumeva che il corpo fosse costituito da tre sistemi (il sistema muscolo-scheletrico, gli organi interni e il sistema cranio-sacrale) che si influenzano a vicenda. Una sequenza armoniosa di movimenti è possibile solo se questi tre sistemi funzionano senza restrizioni. Le tecniche osteopatiche possono essere utilizzate per numerosi disturbi funzionali dell'organismo, indipendentemente dalla durata dei sintomi. Utilizzando la diagnostica osteopatica olistica e il conseguente trattamento, l'osteopata cerca di attivare i poteri di autoguarigione del corpo (autocorrezione), utilizzando solo le mani. Alcune indicazioni possono essere: dolore al ginocchio, dolore all'anca, dolore alla schiena, ernia del disco, emicrania, Problemi a spalle e collo, scoliosi e molto altro.

Sttrutturale

“La struttura determina la funzione” , “ la struttura e la funzione sono in relazione reciproca” e simili aforismi rappresentano tradizionalmente un altro dei principi osteopatici. Tale principio riconosce il posto speciale occupato dal Sistema Muscolo Sceletrico fra i sistemi del corpo e la sua relazione con la salute della persona.

La vita umana si esprime con il comportamento umano, per il fatto che gli esseri umani fanno le cose da esseri umani. Qualunque cosa che gli esseri umani fanno lo fanno con il sistema muscoloscheletrico. È il mezzo attraverso cui manifestiamo le nostre qualità umane e la nostra personale unicità: personalità, immaginazione, creatività, amore, compassione, valori e filosofie.

Il sistema muscolo scheletrico è il mezzo col quale noi comunichiamo l’uno con l’altro, sia che usiamo un linguaggio scritto, parlato o “ a segni” i gesti o l’espressione del volto. L’agricoltura, l’industria, la tecnologia, la letteratura, le arti e le scienze – cioè la nostra civiltà sono il prodotto di azioni umane, di interazione, comunicazione e comportamento, e cioè dalla contrazione e dal rilassamento orchestrato della muscolatura del corpo.

Rapporto con l’economia del corpo

l sistema muscolo scheletrico è il più grande dell’insieme dei sistemi corporei. Le sue componenti muscolari costituiscono nell’insieme il maggior consumatore nell’ambito dell’economia del corpo, non solo a causa della loro massa ma anche per via del loro fabbisogno di energia. I sistemi cardiovascolari, respiratorio, digerente, urinario e alti sistemi, si fanno carico dell’alto e variabile fabbisogno metabolico del sistema muscolo scheletrico. Insieme questi sistemi forniscono il carburante e i nutrienti necessari, rimuovono i prodotti del metabolismo e controllano la composizione e le proprietà fisiche dell’ ambiente interno. Il sistema nervoso si occupa anche, e per una parte notevole, del sistema muscolo scheletrico, e cioè del controllo del comportamento e del movimento. La maggior parte delle fibre nei nervi spinali e costituita da quelle che convogliano gli impulsi da e verso i muscoli e altre componenti del sistema muscolo scheletrico. Il sistema nervoso, le sue componenti autonome e il sistema circolatorio mediano lo scambio di segnali e di sostanze fra il soma e i visceri. In questo modo, l’attività viscerale, metabolica ed endocrina e costantemente sintonizzata, sul fabbisogno del sistema muscolo scheletrico e cioè su ciò che la persona sta facendo instante per instante.

Conseguenze della disfunzione viscerale

L’alterazione o il blocco di alcune funzioni viscerali o della comunicazione fra il sistema muscolo scheletrico e i visceri si riflette sul sistema muscolo scheletrico stesso. Quando la disfunzione che ne consegue è grave e diffusa, l’attività motoria e addirittura il mantenimento della postura sono difficili o impossibili e diventano automatici.

Il sistema muscolo scheletrico come fonte di effetti negativi su altri sistemi

Considerando il ricco input afferente del sistema muscolo scheletrico al sistema nervoso centrale, e il suo ricco interscambio di sostanze con altri sistemi per mezzo dei fluidi corporei, è inevitabile che i disturbi strutturali e funzionali del sistema muscolo scheletrico abbiano ripercussioni in qualche altra parte del corpo. Questi disturbi strutturali e funzionali possono essere di origine traumatica, posturale o di comportamento. Non bisogna dimenticare che la ossatura umana, in confronto a quella dei altri mammiferi, è eccezionalmente instabile e vulnerabile alle forze di compressione, torsione e taglio, a causa della configurazione verticale, dell’alto baricentro e della base bipede relativamente piccola.

Quando una disfunzione o una patologia si sviluppa in un viscere, quel disturbo si riflette nei tessuti somatici collegati segmentariamente. Viscere e soma si intrecciano in un circuito anomalo di impulsi afferenti ed efferenti che mantengono ed esasperano il disturbo. Un trattamento adeguato del componente somatico ( muscolo scheletrico) o quello viscerale riduce l’input diretto al circolo anomalo e può anche interromperlo con efficacia terapeutica.

Importanza del contesto personale

Il fatto che le disfunzioni somatiche siano o meno causa di alterazioni viscerali o vasomotorie, e con quali conseguenze sulla persona, dipende da ulteriori fattori, quali quelli genetici, nutrizionali, psicologici, comportamentali, socioculturali e ambientali.

Un trattamento efficace della disfunzione muscolo scheletrica protegge il paziente riducendo gli effetti negativi di altri fattori. Tale trattamento offre benefici sia preventivi che terapeutici.

La filosofia Osteopatica e il concetto di unità della persona ingiungono al Osteopata di trattare il paziente nella sua totalità, e non solo nelle parti colpite. Perciò sia l’Osteopata che il paziente dovrebbero porre un’adeguata attenzione verso la correzione dei fattori di rischio significativi che possono essere modificati.

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Cranio Sacrale

Per sistema “Cranio-Sacrale” si intende l’insieme degli elementi che costituiscono l’involucro del sistema nervoso centrale. In questa definizione rientrano, oltre che le ossa del neurocranio e il complesso sacro coccigeo, le membrane intracraniche, le meningi, le ossa della faccia e il liquido cerebro-spinale (o liquor).

Il sistema nervoso centrale e, di riflesso il suo involucro, godono di una mobilità intrinseca che sembra originare dall’attività metabolica dello stesso tessuto nervoso. Questa mobilità si esprime con impulsi ritmici costanti, che hanno una frequenza variabile fra 6 e 12 cicli al minuto, pur con sensibili variazioni individuali. Il cranio, sotto l’influenza di questa speciale mobilità, subisce variazioni plastiche e morfologiche.

Queste continue “deformazioni” non sono percepibili visivamente, ma solo attraverso una sensibilità tattile molto allenata o attraverso speciali strumenti. L’impulso ritmico cranico si trasmette a partire dal cranio a tutto il corpo, ma in via prioritaria all’osso sacro. Questo perché il sacro presenta con il cranio un collegamento anatomico diretto costituito dalla meninge esterna, dalla dura madre. Questa struttura aderisce come una tappezzeria all’interno della scatola cranica e all’interno dell’osso sacro senza presentare però quasi nessuna aderenza all’interno del canale vertebrale. La mobilità del cranio si trasferisce quindi al sacro in maniera diretta lasciando la colonna vertebrale quasi del tutto esclusa.

È proprio da questo particolare legame tra cranio e sacro che origina la denominazione di questo speciale sistema, detto appunto cranio-sacrale. La mobilità cranio-sacrale attraverso le fasce si trasferisce a tutto l’organismo ed è percepibile in qualsiasi parte del corpo. L’aspetto interessante è che le fluttuazioni cranio-sacrali riescono in qualche modo a influenzare la funzionalità di tutti gli organi e gli apparati. Questo è particolarmente evidente in caso di disfunzione. I problemi osteopatici di tipo cranio-sacrale possono creare disagi funzionali in grado di compromettere la salute della persona in maniera anche grave e possono colpire contemporaneamente funzioni anche molto diverse tra loro.

In particolar modo le fluttuazioni cranio-sacrali riescono a influenzare le funzioni neurovegetative, cioè le funzioni autonome dell’organismo,condizionando in maniera importante il livello di vitalità della persona. In conclusione la funzionalità del sistema cranio-sacrale deve essere presa in seria considerazione se si intende riportare l’organismo in uno stato di perfetta salute. E’ l’osteopatia l’unica disciplina terapeutica che lavora anche su questo aspetto.

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Dentistry

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Orthopedagogy

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DOMANDE FREQUENTI


Puoi trovare le risposte alle domande più frequenti qui. Se hai bisogno di ulteriori informazioni, non vediamo l'ora di una tua chiamata.


  • Cosa si fa al primo appuntamento?

    Al primo appuntamento oltre al consulto e visione della prescrizione medica, si spiega al paziente la nostra metodologia e in che modo possiamo intervenire per risolvere nei migliore dei modi il suo problema, si effettua subito un primo trattamento. riceverai una panoramica delle nostre tariffe attuali. Queste tariffe sono a carico del paziente, indipendentemente dal fatto che la sua assicurazione le rimborsi integralmente, in parte o meno. Si prega di informarsi sulle prestazioni assicurative.

  • Cosa serve per il primo trattamento fisioterapico?

    Si prega di portare con sé la prescrizione e, se possibile, i referti medici attuali. In questo modo, il tuo terapeuta può avere una panoramica ottimale della tua attuale situazione medica.

  • Siete convenzionati?

    Assolutamente si! Siamo convenzionati con "Assicurazione Allianz". Inoltre abbiamo anche le seguenti convenzioni con circoli sportivi: Verde Roma (Via Ermete Zacconi, 37, 00128 Roma) e Sport Academy (Via di Affogalasino, 28, 00148 Roma)

  • Chi mi farà la prescrizione?

    Il medico specialista, ( Ortopedico; Medico dello Sport; Fisiatra , Reumatologo, Neurologo ) il Medico di base.

  • Quanto dura un trattamento?

    La durata del trattamento dipende dal contenuto della prescrizione. Il nostro tempo di trattamento standard Osteopatico è di 30 minuti. Quello di Fisioterapia varia da 60 minuti a 120 minuti, comprende la Terapia manuale, Terapia fisica e Esercizi specifici personalizzati . Al fine di garantire un processo regolare, ha senso essere nello studio alcuni minuti prima dell'appuntamento programmato. Questo ci dà il tempo di sbrigare tutte le formalità in anticipo.

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